Pietro Calvisi

È stata la troppa curiosità ad avermi fregato. Da bambino passavo pomeriggi interi ad ascoltare mio nonno che mi raccontava della sua esperienza militare nella seconda guerra mondiale e di quella dei fratelli maggiori che avevano combattuto nel Triveneto fra il 1915-18. Forse è da allora che è nata la mia passione per la storia, la politica internazionale e le aree di conflitto. Nel mio liceo a Bitti, un piccolo centro della Barbagia, fondai il mio primo e unico giornale. Poi gli studi universitari a Roma, una laurea in Scienze della Comunicazione, con specializzazione in Editoria e Giornalismo, e una sfilza di master e corsi di perfezionamento su comunicazione politica, Cooperazione e sviluppo, Peace Building, aree di conflitto e tanta politica estera.

A coronare la mia formazione due anni di scuola di giornalismo con praticantato che mi ha permesso di diventare giornalista professionista. In questi anni ho lavorato e scritto per il Giornale, il Manifesto, Repubblica.it, il Venerdì di Repubblica, l’Unione sarda, l’Unità, Rainews24 e Sky Tg24. Grazie ad esperienze nel mondo delle Ong mi sono specializzato sugli esteri con reportage dal Kosovo, dalla Serbia, e nel Mediterraneo tra Malta, Lampedusa e i confini delle acque territoriali libiche. Sul piano della comunicazione politica, incentrata soprattutto sul campo dei social network, ho lavorato in tutte le campagne elettorali: dalle europee alle politiche, dalle regionali alle comunali di due capitali: Roma e Cagliari.

Dopo 18 anni sono rientrato in Sardegna dove ho seguito per cinque anni, all’interno dell’ufficio stampa della presidenza della Regione, tutto il settore agricolo e la comunicazione sull’eradicazione della Peste suina africana. Sono tuttavia appena all’inizio, mi rimangono ancora tante cose da sperimentare.